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venerdì 25 gennaio 2013

DEJA VU A MINONNA

Il girone di ritorno si apre per la Rosora Angeli come il girone di andata: pareggio col Real Borgo, che rimane ancora imbattuta negli incontri con la compagine biancorossa dopo il decimo incontro, un autentico tabù per i ragazzi.
A jesi, sabato 19 gennaio, il risultato finale è di 2-2, ma i rosorani erano in vantaggio fino al 44' del secondo tempo. Peccato.
Agli squalificati Muzi, De Angelis M.,Centamore L. e ai lungodegenti Chessa, Pinti e Cardinaletti, si aggiungono Brugiaferri (lavoro) e capitan Cerioni, bloccato nella notte da un attacco influenzale.
Dopo 20 secondi rischiamo subito di andare in svantaggio: palla larga sulla fascia destra dove il n.7 avversario è completamente libero di puntare la nostra porta e arrivare in area. Al momento decisivo, forse sorpreso dalla troppa libertà all'inizio del match, spara la palla un soffio alto, perchè scheggia la parte superiore della traversa.
Siamo in difficoltà e non riusciamo a giocare come al solito: a centrocampo non riusciamo a tenere il possesso di palla, i passaggi di Lopez De Angelis (oggi capitano) non riescono a mettere in moto le punte Priori e Obayuwana, e ci affidiamo troppo spesso a palle lunghe che non danno la possibilità alle nostre migliori qualità di mettersi in mostra.
Il risultato è il giusto vantaggio degli jesini al 21': bel triangolo al limite dell'area tra il n.7 e il n.9, al termine del quale la nostra difesa è completamente fuori gioco ed il n.7 si ritrova di nuovo solo davanti a Mauro, ma questa volta, purtroppo, non sbaglia la mira e con un rasoterra angolato mette dentro la palla del meritato 1 -0.
Per nostra fortuna, il n.4 avversario ha una parlantina non gradita all'arbitro, che al 23' lo spedisce anzitempo negli spogliatoi: ci ritroviamo così con la possibilità di giocare in superiorità numerica.
L'episodio ci dà morale e subito dopo è capitan Lopez che si prende sulle spalle la responsabilità del primo tiro in porta. Prende palla alla tre quarti e avanza fino ad arrivare ai 25 metri, quindi lascia partire un tiro meraviglioso, un missile terra aria che lascia attonito il portiere avversario, mentre guarda la palla infilarsi sotto l'incrocio alla sua sinistra: è il 26' e siamo 1-1, ma, prodezza balistica a parte, poca Rosora Angeli finora.
La partita continua e Obayuwana ci prova dalla distanza un paio di volte, senza inquadrare lo specchio della porta ed anche Priori prova a sfondare la difesa, ma al momento del passaggio decisivo perde l'attimo.
A centrocampo siamo confusi ed un pò troppo nervosi, così permettiamo al Real Borgo di non perdere fiducia, tanto che con un'azione fotocopia a quella del vantaggio, ecco che il n.9 è solo di nuovo davanti al nostro portiere e per fortuna calcia a lato di poco.
Il primo tempo finisce così.
Inizia la ripresa e pare che abbiamo poca voglia di correre: abbiamo più campo rispetto alla prima frazione di gioco, i centrocampisti che attaccano tornano poco e si vede dalla solitudine di Centamore Riccardo e Lorenzetti, costretti agli straordinari per evitare i ritorni degli jesini, mentre Priori, che è attaccante, è l'unico generosissimo che corre come un forsennato cercando di recuperare e dare una mano.
Tuttavia, passiamo in vantaggio al '12 grazie ancora ad una prodezza balistica, questa volta di Bolletta. Lo specialista del '91 posiziona la palla per battere una punizione, leggermente spostata sulla destra, dai 20 metri e calcia perfettamente superando la barriera per insaccare sul secondo palo, rendendo vano il tuffo dell'estremo difensore.  2-1 per la Rosora Angeli.
La partita è ancora lunga, ma sbagliamo completamente la gestione.
Rimaniamo lunghi e ci affidiamo a lanci sterili, a centrocampo manca compattezza e sembriamo sfilacciati: ne viene fuori un Real Borgo che pare in superiorità numerica e ci fa soffrire maledettamente. Mauro effettua una bella parata su una punizione, poi viene annullato un gol per fuorigioco. Al 30' è ristabilita la parità numerica: punizione per il Real Borgo, palla sulla barriera, Lorenzetti corre verso la sfera per prenderla, ma viene anticipato dall'attaccante jesino e non può evitare di buttarlo a terra con conseguente seconda ammonizione ed espulsione (la prima, sempre per un fallo, nel primo tempo).
Cerchiamo il 3 a 1 con poca convinzione e l'occasione che più gli si avvicina è un tiro da fuori di Riccardo Centamore: un sinistro che però si spegne alto a lato della porta.
Entra il n.17 e tutti ce lo ricordiamo: ci aveva pareggiato lo scorso anno sempre su questo campo ed un brivido scende lungo la nostra schiena.
Al 40' tutto sembra fatto: il Real Borgo non spinge più e pare che i binari della gara conducano alla nostra vittoria.
Al 44', invece, viene battuta un rimessa laterale dalla destra. Palla lungo fascia ed un giocatore mette la palla in mezzo, spizzicata di un attaccante che devia la traiettoria della sfera e mette fuori causa tutta la difesa, mentre il n.17 si ritrova il pallone tra i piedi e con una pronta girata pareggia il conto da pochi metri, perfezionando il déjà vu.
L'ultima emozione è l'espulsione del n.10 avversario per fallo da dietro su Diaz.
Come l'anno scorso, abbiamo subito il primo gol, abbiamo rimontato e siamo passati in vantaggio e lo stesso numero n.17 ha poi messo fine alla partita col gol del pari.
Déjà vu e bestia nera a parte, c'è da rimboccarsi le maniche perchè abbiamo sbagliato atteggiamento: se non si suda in mezzo al campo, se non si corre per recuperare un pallone, se non ci aiutiamo tutti sia quando difendiamo che quando attacchiamo, e soprattutto se non ci diamo una mano a vicenda quando sbagliamo qualcosa in mezzo al campo, non siamo una squadra e non abbiamo molte possibilità di vincere.
Quindi, ragazzi, dobbiamo tutti fare un bel bagno di umiltà e rimetterci sotto con determinazione e grinta, spirito di sacrificio e di squadra: sono queste cose che ci hanno permesso di essere dove siamo ora e, se continuiamo a mettercele, resteremo dove siamo e ancora più su.
Sta a noi, siamo arbitri del nostro destino, quindi approfittiamo del campo chiuso per meditare e per allenarci, iniziando a gettare il pensiero a Fabriano, al vecchio comunale, dove ci attende sabato prossimo il Serradica.

FORZA ROSORA ANGELI!

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